Ostrica #1
Il mondo (dell'Internet) è la tua ostrica. Ogni settimana, delle perle speciali da fondali nascosti.
E quindi, Ostrica sia! Ostricheremo…
Tra i tanti feedback positivi arrivati riguardo l’Ostrica #0 sperimentale (non so da dove cominciare a ringraziarvi!), ho ricevuto anche degli spunti magnifici, volontari o meno. In uno di questi, ricevuto proprio ieri, è stato coniato il verbo ostricare, che ho subito adorato e adottato. Non voglio svelare il significato con cui è stato usato, perché voglio che ciascuno di voi gli conferisca il proprio. Sento che verrà usato spesso qua, come termine jolly valido per tutto (un po’ come accadeva al verbo puffare. Roba da millennial).
Bentornat* o benarrivat*, dunque!
(in questa newsletter proverò ad utilizzare un linguaggio di genere inclusivo. Per ulteriori approfondimenti, vi rimando a questo articolo utile!)
Dove eravamo rimasti: “Voi a cosa associate le ostriche?”
Per me l’Ostrica è un simbolo di qualcosa ricco di opportunità (the world is your oyster), di rarità meravigliose (le perle) e soprattutto un luogo intimo (vedi la sua configurazione interna, che ricorda i genitali femminili).
Non ci dimentichiamo di certo che le ostriche possono essere anche un alimento particolarmente pregiato e spesso accostato al concetto di afrodisiaco - che però, spiace dirlo, pare non abbia fondamenti neuro-fisiologici. Ad ogni modo, Mildred e Gwendolyn, le protagoniste di Ratched, serie Netflix che ha esordito quest’anno, ci forniscono un ripasso su come si mangiano e sul potenziale erotico che comunque può avere il cibo.
Niente da aggiungere, partiamo con le perle della settimana.
Non potevo non segnalare questo ricchissimo reportage gastronomico, dedicato proprio alle ostriche, pubblicato da Munchies, il verticale sul food di VICE (veg alla lettura, non me ne vogliate): “Ho mangiato per 3 giorni ininterrottamente le ostriche più buone d'Europa” . Un bel viaggio per capire come vengono pescati e consumati questi molluschi nel fiordo di Limfjorden, in Danimarca, e perché abbiano questa reputazione. Addirittura, pare che il governo locale voglia incentivarne il consumo per ridimensionare quello della carne (di altri animali terrestri aggiungo io).
Non so quanti di voi conoscano il libro Il Segreto, ma sospetto siano più delle persone che conoscono Tlon (purtroppo). Maura Gancitano e Andrea Colamedici sono i due filosofi e fondatori dell’associazione culturale e casa editrice che sta rivoluzionando la comunicazione politica in Italia, svolgendo un eccelso lavoro di divulgazione su tantissime piattaforme, soprattutto social. In questo video in particolare, Gancitano decostruisce la mentalità tossica dietro il libro sopracitato, la “legge dell’attrazione” e il senso di onnipotenza che ci fa credere di essere interamente responsabili del nostro successo e dei nostri (numerosi) fallimenti.
Lunedì è venuta a mancare a 91 anni Betty Dodson. In Italia era praticamente sconosciuta: è stata una femminista americana della seconda ondata e di professione faceva l’educatrice sessuale e teneva workshop sulla masturbazione femminile. Le ostriche di tutto il mondo la ringraziano.
Ah, il 31 ottobre è stato il 20esimo anniversario dell’uscita del primo numero di W.I.T.C.H, pietra miliare per tutte noi trentenni (o quasi). Lo ha ricordato lunedì il suo primissimo disegnatore Alessandro Barbucci su Instagram. Feel old yet?
Musica
Come ho rivelato durante la mia live su Instagram (totalmente improvvisata), domenica mattina mi sono svegliata con un favoloso tweet che annunciava un nuovo record tutto made in Italy: nei primi 35 posti della classifica musicale non compariva nessuna artista. Raccomandare lavori di donne sarà sempre una mia priorità, dunque invito alla riflessione gli uomini che leggono questa newsletter: quante artiste ascoltate? Quante scrittrici leggete? Quante politiche votate? E così via.
Vi segnalo l’ultimo singolo di Madame, la 18enne che sta cambiando il rap game. Si intitola Clito ed è una metafora per parlare delle difficoltà che incontriamo nella vita. Ma avevamo capito fin dall’inizio che sarebbe stato un numero di Ostrica ad alto tasso di ambiguità.
Film
Cléo dalle 5 alle 7 di Agnès Varda. Visto la notte di Halloween, le sue immagini e il personaggio di Florence-Cléo mi sono rimasti in testa per giorni e mi hanno infuso coraggio in questa difficile settimana. Ne ha parlato Chiara Sélavy nella Ghinea di aprile, un’altra newsletter - femminista! - che vi consiglio caldamente.
Come avrete notato, ancora non c’è un logo per Ostrica, ma confido che arriverà molto presto. Se volete comunque mandarmi le vostre ostriche disegnate, sono più che benvenute e sarei felice di ospitarle qui.
Se questa newsletter vi è piaciuta e pensate che possa piacere anche ad altr*, fatela girare!
Ma soprattutto non smettete di segnalarmi belle cose e farmi avere i vostri commenti, che sono molto importanti.
Potete trovare me e i miei lavori qui e sui social, Instagram e Twitter soprattutto.
A domenica prossima!