Ostrica #5
Il mondo (dell'Internet) è la tua ostrica. Ogni settimana, delle perle speciali da fondali nascosti.
Buonasera!
Come è iniziato il vostro Dicembre?
Io davvero non lo so cosa mi sia passato per la testa quando ho pensato che potesse essere una buona idea mettere mano ai cassetti con i ricordi di adolescenza. Ero gasatissima all’idea di ritrovare i giornalini del liceo (nel mio caso licei, perché ne ho frequentati due) con dentro i miei articoli e le vignette, oltre a tutti i fumetti e i ritagli di riviste che collezionavo. Ci ho ritrovato molto molto di più, e non ho nemmeno avuto il coraggio di buttare via tutto come avrei voluto. Il problema credo si chiami “potenziale inespresso”. Quello dei vostri cassetti di ricordi come si chiama invece?
Facciamo che la storia della mia adolescenza ve la racconto di persona davanti a una bottiglia di vino buono (o magari dietro un buon incentivo economico a scriverne). Deve anche essere che mai come questa settimana mi sono sentita vicina alla 15enne che ero, complice il tanto tempo trascorso in casa a desiderare di essere fuori a vivere. Come si esce da un loop spazio temporale come questo?
Che rapporto avete con la magia? Intendo quella delle streghe - quindi avrei dovuto chiamarla stregoneria, ma volevo prenderla larga. Io di curiosità. Mentre da adolescente la prendevo molto seriamente, ritenendolo un argomento troppo solenne da poter condividere con tutti gli altri, oggi ritorna nella mia vita sotto diverse forme: nelle conversazioni con amici e amiche, nella danza e nella pratica dello yoga, nello scambio di energie con il mondo circostante. Mi sembra che la sua esistenza sia stata normalizzata, come tanti altri tabù di cui mi sono liberata. Vorrei tornare ad occuparmene, e quale modo migliore se non partendo dalle letture: questa settimana ne ho trovate di parecchio interessanti. La prima è un estratto del nuovo grimorio Demonologia rivoluzionaria, una raccolta di saggi et alia ad opera del Gruppo di Nun, “un contingente di teorici, streghe e stregoni che mescolano accelerazionismo gotico, occultismo satanico e negromanzia insurrezionale.” Incuriositi? Io tantissimo.
Alla stregoneria si tende ad attribuire caratteristiche oscure, arcane e talvolta addirittura nefaste, dimenticando che la funzione primaria delle streghe, o meglio delle dominae herbarum, era di guarire la comunità. Me l’ha ricordato questo post di Angela Bernardoni, che ha recuperato una copia carbonara del libro Le streghe siamo noi, una vecchia traduzione, fuori catalogo da svariati decenni, di due interessanti saggi di Barbara Ehrenreich e Deirdre English. Streghe come infermiere, guaritrici, levatrici, ma anche come “malate”: questi saggi indagano infatti “Il ruolo della medicina nella repressione delle donne”, sia in quanto escluse e tradite dalla scienza medica moderna, che ha assorbito i modelli patriarcali diventando professione soprattutto maschile, sia in quanto spesso patologizzate per presunte ragioni biologiche. Per approfondire le edizioni della Feminist Press (a cui l’edizione originale del libro appartiene) qui un articolo fresco fresco del NYT.
PREGEVOLEZZE
Megazinne è un progetto bellissimo. Come suggerisce il nome, 1) è una rivista e 2) parla di quello che vuole tutelare: le tette. I fondi delle donazioni (libere per la versione digitale, 15€ per la versione cartacea) vanno alla LILT di Firenze. Viva le tette!
Venerdì 11 dicembre alle 18 tenetevi liber*: si terrà online su Facebook un interessante evento su donne e lavoro organizzato da Marzia Pontone. Con gli interventi di Irene Facheris, la Libreria delle Donne di Milano, CISL e SheTech Master School.
SERIE TV
Di The Midnight Gospel, oltre che è una serie animata disponibile su Netflix, è difficile dire qualsiasi cosa. Rifugge le categorie e si avvicina all’imperscrutabile e all’assurdo e al disturbante. Io mi guardo una puntata ogni tanto, quando sono particolarmente aperta al non-sense della vita. L’altra sera sono arrivata alla terza puntata della prima e unica stagione disponibile e si parlava di magia, guarda un po’. Di base, si tratta di un podcast di dialoghi filosofici che è stato successivamente animato. Se decidete di guardarlo, per favore fatemelo sapere: ho bisogno di un gruppo di supporto.
Un estratto di quella puntata lì. E quando parla di prigione, scommetto che someone here can relate.
MUSICA
Invece della solita poesia, questa settimana vi lascio con questa canzone di Giovanni Truppi, non la conoscevo. Me l’ha fatta ascoltare V. lunedì, ci siamo un po’ emozionati. Poi martedì c’è stato questo annuncio qua e io mi sono emozionata il quadruplo. Evviva!
Saluti e benedizioni, alla prossima domenica!