Ostrica #4
Il mondo (dell'Internet) è la tua ostrica. Ogni settimana, delle perle speciali da fondali nascosti.
Buonasera,
salutate questo Novembre agli sgoccioli - gestacci e insulti sono concessi.
Ieri pomeriggio sono stata alla manifestazione contro la violenza sulle donne di Non Una di Meno al Palazzo della Regione a Milano. Oltre alle amiche a cui avevo dato appuntamento, ci ho trovato alcune vecchie conoscenze che leggo e “sento” sui social e non rivedevo da tempo. È stata una fortissima emozione riconoscere dei volti noti in mezzo a una folla, seppur piccola.
Oggi vi aspetta un’Ostrica densa di emozioni e di spunti. Intanto, l’avete vista la stupenda ostrichetta malmostosa fatta da Tostoini? No???
Oggi, mi sono detta, devo assolutamente prendermi dello spazio per parlare di bell hooks. Per chi non la conoscesse, è un’autrice fondamentale del femminismo nero americano dagli anni ‘70 in poi, che io ho approfondito solo quest’anno e a cui devo tanto, tantissimo. Siccome non potevo proprio farmelo mancare, in questo frizzante 2020 ho subito l’ennesima delusione amorosa (per i dettagli in separata sede) e a salvarmi è accorsa proprio lei, nella forma del libro Tutto sull’amore. Anche se dal titolo sembrerebbe uno di quei scialbi manuali di l’auto-aiuto (senza nulla togliere al genere), la verità è che si tratta di un saggio filosofico sull’amore contemporaneo. Sviscera tanti temi, a partire dal fatto che spesso non abbiamo definizioni condivise dell’atto di amare (uomini e donne amano in modo diverso perché sono stati educati diversamente e questo è fuor di dubbio), oppure che l’amore avrebbe un potenziale trasformativo non solo per i singoli individui, ma anche per la società, se si riuscisse a integrarlo nella politica. Parole di immenso conforto. Immaginate la mia gioia quando ho appreso della ripubblicazione dei saggi di Elogio del margine e Scrivere al buio in dialogo con Maria Nadotti, per i tipi di Tamu Edizioni, una casa editrice di Napoli appena nata! Questo è un bellissimo estratto del libro, qua invece due articoli de Il Manifesto (il primo, il secondo) dedicati all’opera della scrittrice.
A corredo, vi segnalo due contenuti correlati: la talk di Maria Nadotti al BilBOlbul, il festival di fumetto bolognese, e il saggio di Elena Orlandi su sesso e desiderio nei fumetti femminili, che parte da molte considerazioni di bell hooks.
Altri consigli di lettura:
Proprio oggi è uscito su Il Libraio.it un lungo articolo a cui ho lavorato per qualche mese: l’apertura di Tinder a molteplici opzioni su orientamento e identità di genere è diventata l’occasione per parlare di tantissim* artist*, attivist* e autori/autrici che in Italia e nel mondo stanno cambiando la narrativa su identità e desiderio oltre il binarismo di genere. Ho raccolto anche gli interventi preziosi di Jonathan Bazzi e Nicoz Balboa.
Il Black Friday è passato: mi auguro che siate riusciti ad approfittarne, ma non attraverso i colossi capitalisti che sfruttano i lavoratori. Questo reportage a fumetti della neonata edizione italiana de La Revue Dessinèe racconta bene cosa succede in quei magazzini.
Il Circolo dei Lettori ha organizzato la terza edizione del Festival del Classico, online fino al 4 dicembre. Interessante il panel “Immunitas vs. Communitas” con Michela Marzano, ma l’intero programma sembra molto bello. E niente, oggi mi manca persino il liceo, e ho detto tutto.
Maradona non è stata una figura rilevante per me, ma lo è stata indubbiamente per il mondo. Degli articoli che ho recuperato, due in particolare mi hanno colpito: Emir Kusturica, che ha realizzato il documentario su di lui, in un’intervista al Corriere ha detto: «Ha vissuto spontaneamente, d’istinto, troppo. Gli mancava forse un’educazione sentimentale, la base per non perdere mai di vista gli affetti importanti» — e poi un altro, dal titolo Perché amiamo così tanto Diego se siamo femministe?, a firma di tre donne argentine e maradoniane.
MUSICA
Dicembre è alle porte: ce lo ricorda Phoebe Bridgers (plurinominata ai Grammy e vera rivelazione 2020), che ha lanciato il suo ultimo EP con le cover natalizie e un nuovo pezzo struggente. Avevo provato a resistere al suo fascino triste, ma tutto mi rema contro: ho dichiarato la resa incondizionata (V., hai vinto tu stavolta).
Settimana di anniversari importanti: Mama’s Gun di Erykah Badu ne ha fatti venti mentre Body Talk di Robyn 10. Due artiste che ho visto dal vivo al Primavera Sound 2019, dal quale sono tornata decisamente un po’ cambiata - soprattutto nei gusti musicali. Impossibile dimenticare l’esibizione di Dancing on my own, una specie di cerimoniale laico di unione e condivisione di energia: questo articolo epico prova a spiegare l’importanza di questa canzone per la comunità queer. Ma per me rimanrrà sempre legata a questa scena: la lascio qui senza preamboli, chi la conosce già sa.
Ho scritto a sufficienza per stavolta. Vi lascio con questa poesia, regalo di N.: è talmente bella che mi ha tolto il fiato. A quante cose avete rinunciato per colpa della paura?
Le fuggitive di Carmen Gallo
Tornare in superficie
come bocche di colpo spalancate
animali finalmente anfibi.
Dimostrare di avere imparato
il doppio respiro, a stare e restare
nello spazio indiviso dove le cose
accadono e basta. In questo gioco
chi si cerca e chi si nasconde
hanno la stessa faccia.
La paura costringe a forme di vita
innaturali, costringe a stare
nella durata di un altro.
Impossibile prendere aria.
Restituire la paura, lasciarla
sulla soglia di casa e dire
puoi tenerla o nasconderla in giardino
prima che il tempo e lo spazio propaghino
la sua forza. È novembre. Ho trentasei anni.
Mi porto dietro tutti i miei luoghi.
Faccio attenzione a non dimenticarne nessuno.
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Alla prossima domenica!