Ostrica #28
Il mondo (dell'Internet) è la tua Ostrica. 🦪 Perle speciali da fondali nascosti direttamente nella tua mail - senza alcun preavviso.
Buonasera e buon Ottobre. 🍂
Long time no see, come si direbbe in inglese. Mi domando in quanti si ricordano di questo spazio, quanti aprendo la mail hanno notato qualcosa senza riuscire a collegare immediatamente, quanti hanno pensato “Ma esiste ancora?”.
Tutte reazioni che avrei probabilmente io davanti a un progetto pensato per essere periodico che non rivedo da molto tempo, insomma che ho dato per morto. Di ragioni per ricominciare ce ne possono essere mille e non essere mai valide abbastanza, ma ne basta anche una sola buona. Io l’ho trovata, poi magari alla fine ve la dico.
Comunque, gli astri di oggi ci dicono che Mercurio ha finito il moto retrogrado, tornerà diretto fra una settimana circa, e questa già mi sembra, se non una motivazione, un buon pretesto per ricominciare proprio oggi a inviare qualche perla nelle mail delle persone che si erano iscritte e che qualcosa si aspettavano (e in tal caso, grazie grazie grazie della pazienza).
Intanto, nel caso non lo conosceste, vi presento l’Oyster dress presentato da Alexander McQueen per Givenchy nel 2003, diventato un pezzo iconico esposto al Met Museum di New York. Quando la moda diventa arte ci piace un pochino di più.
Più che alla conchiglia di un’ostrica, tutte quelle balze di organza a me ricordano delle sfogliatelle napoletane.
LIBRI
Andrò in ordine sparso, perché il tempo a mia disposizione non mi permette di rimanere al passo con i grandi trend della letteratura italiana, dei grandi dibattiti e delle rivelazioni.
Innanzitutto, al momento sul mio comodino c’è Tutta intera, di Espérance Hakuzwimana, al suo esordio con Einaudi. Famosa ai più perché attivissima e attivista sui social, ha sfornato un libro che mi mette alla prova ad ogni pagina. Qui una sua bellissima riflessione scritta per ilLibraio.it
Ho letto un paio di graphic novel molto belle: Evase dall’harem e Tettonica. In comune hanno che sono entrambi progetti totalmente al femminile.
Raccomando moltissimo invece Il sesso che verrà di Katherine Angel per Blackie Edizioni. Apprezzo tantissimo le dissertazioni di Angel perché sono scientificamente complete, ma allo stesso tempo la prosa è fluida e appassionante e non mancano mai i riferimenti alla cultura pop. In questo libro in particolare, l’autrice sviscera il tema del consenso come cardine per rendere il sesso (di nuovo) buono, se mai lo è stato. Non è il solito saggio femminista, mi viene da dire: pur partendo dal terremoto del #metoo che ha sconvolto la società di fronte al corpo femminile, aggiunge elementi dalla critica che lo rendono un testo profondo, che può addirittura aiutare a conoscere meglio sé stess*. Raccomando la lettura a chiunque abbia a cuore la sessualità femminile, quindi, potenzialmente a tutt*.
Infine, a metà settembre ho incontrato Aleksandar Hemon a Milano e l’ho intervistato per ilLibraio.it per parlare del suo ultimo libro doppio I miei genitori/Tutto questo non ti appartiene. Vi dico solo che è stato il momento più importante di tutto il mio 2022 (almeno): sono molto affezionata a questo autore e incontrarlo ha solo aumentato la stima che nutro nei suoi confronti. Leggete qualsiasi sua cosa possiate (o guardate Matrix 4 Resurrections).
MUSICA
Come sempre, al rientro dalle vacanze, escono le cose più fiche di tutto l’anno.
È tornata Meg, e accidenti. L’ultimo album di Blindur l’ho ascoltato ancora poco ma lo ameremo. Poi ovviamente sono usciti anche Björk, Verdena e mille altri. Per restare aggiornati da gente che davvero ne sa, iscrivetevi alle newsletter di Louder: lunedì i concerti e venerdì le uscite musicali. Non vi pentirete.
Conoscete Barriera? Se no, nessun problema, ve lo presento io. Abbiamo lanciato la prima puntata di #BarrieraParla, il podcast in cui presentiamo ogni sua nuova release e discorriamo delle canzoni che ci piacciano di più su quello stesso tema. In questa parliamo di genitori e vi avviso che servono dei fazzolettini a portata di mano. Fatemi sapere che ne pensate!
Dopo due mesi di pausa estiva, è tornato il mio podcast preferito: si chiama Venticinque, ogni puntata è un audiodocumentario su un artista che ha cambiato la musica italiana negli ultimi 25 anni, quelli da cui esiste il portale Rockit. In quest’ultima, i Verdena ci commuovono molto parlando del loro esordio nel 1999 e del loro ultimo album.
FILM
Continuo ad avere problemi con la fruizione degli audiovisivi (ovvero film e serie tv). Quindi vi consiglio solo di recuperare Margini al cinema prima che sia fuori programmazione.
BONUS
Se non conoscete Zograf, vi consiglio di leggere questo suo ritratto.
Alla prima occasione mi piacerebbe recuperare questo libro, Bologna. Deviazioni inedite raccontate dagli abitanti, che sembra un progetto molto interessante. Per il lancio hanno preparato anche degli eventi interessanti nell’ambito dell’IT.A.CÀ – Festival del Turismo Responsabile.
Come sempre, se avete bei progetti da segnalarmi, non esitate a scrivermi!
So poco della notte
ma pare che la notte sappia di me,
e non solo, mi assiste come se mi amasse,
ammanta la mia coscienza con le sue stelle.Può darsi che la notte sia la vita e il sole la morte.
Può darsi che la notte è nulla
e le congetture su di lei nulla
e gli esseri che la vivono nulla.
Può darsi che le parole siano la sola cosa che esiste
nell’enorme vuoto dei secoli
che ci graffiano l’anima con i loro ricordi.Però la notte deve conoscere la miseria
che si abbevera al nostro sangue e alle nostre idee.
Deve scagliare odio contro i nostri sguardi
che le sono noti in quanto pieni di interessi, di incontri falliti.Però mi accade di udire la notte piangere nelle mie ossa.
La sua lacrima immensa delira
e grida che qualcosa se n’è andato per sempre.Un giorno torneremo a essere.
Alejandra Pizarnik, da "La figlia dell’insonnia”, Crocetti editore
Alla prossima!