Ostrica #16
Il mondo (dell'Internet) è la tua ostrica. Ogni settimana (circa), delle perle speciali da fondali nascosti.
Buonasera!
The Times They Are A-Changin’.
Prendo in prestito un Dylan qualsiasi per fare il punto sulle ultime due settimane passate, talmente dense e dinamiche che valgono quanto due dei mesi passati e portatrici di tanti cambiamenti, a partire da quello atmosferico. Ci si è trovati nelle piazze, ci si è cercati fuori dagli schermi e ho lasciato indietro tanti dei miei doveri - purtroppo. Abbiamo “celebrato” il primo anno da quando la pandemia è arrivata ufficialmente in Italia con il Paziente Zero di Codogno e si sono sciolti i Daft Punk - it’s Pisces season, bitches.
Il sonno si fa disturbato e la soglia di attenzione si sta abbassando notevolmente, motivo per cui non ho approfondito la lettura di molti articoli. Chi è più attento alle questioni di genere, non si sarà fatto sfuggire la polemica innescata dal tweet di Massimo Recalcati, che recitava ““Il femminismo ideologico è il riflesso speculare del peggiore maschilismo. Mr”. Giulia Blasi non ha esitato a rimettere ordine nel caos e dare alle cose il nome corretto (leggi: fragilità degli intellettuali italiani). A mettere benzina sul fuoco, l’uscita della traduzione del libro Odio gli uomini, di Pauline Harmange, caso letterario in Francia. Jennifer Guerra contestualizza le ragioni del suo successo e ne spiega l’importanza.
Non dimenticate che comunque il PD non ha proposto donne come ministri, e questo è un problema.
Per finire la rassegna di questioni “di genere”, cercate però di leggere questo articolo di Tavi Gevinson su Britney Spears e sulla problematicità di sessualizzare una popstar adolescente (“B.S. non aveva mai il controllo”).
Dopo aver letto questa recensione ho immediatamente capito che il prossimo libro che leggerò è questo, in particolare per questo passaggio: “Guardami guardami guardami, dicono le protagoniste dei suoi racconti, vieni da papà, fanno eco gli uomini: ogni pagina uno spiraglio lasciato aperto intenzionalmente, un buco della serratura in cui due sguardi di incontrano per realizzare una fantasia. È come leggere Cappuccetto Rosso, ma con la protagonista che sa che sua nonna in realtà è un lupo travestito e il lupo che di fronte al suo desiderio non sa cosa fare.”
Vi appoggio qui anche la recensione che ho scritto su Racconti a orologeria di Faruk Šehić, poeta, scrittore e giornalista bosniaco. Il libro funziona alimentato un meccanismo contorto, per provare a raccontare quello che rimane del trauma della guerra e di come trasforma la percezione del tempo.
Conoscete sicuramente Marco Montemagno, ma forse non Antonio Rezza. Ecco, per cortesia, rimediate. E a proposito di interviste video, non mi perderei nemmeno la Putitalk di Giulia Zollino con Tea Hacic (perché siamo tutt* troie radicali).
MUSICA
Massimo Pericolo ha fatto uscire Bugie che anticipa il nuovo album (un ottimo anticipo). Qualcuno si sarà accorto dell’iniziativa ULTIMO CONCERTO per sensibilizzare sullo stato - pietoso - in cui versa l’industria dei live. Speriamo si faccia qualcosa per tornare davvero ai concerti. Qual è stato l’ultimo vostro concerto? Il mio sarebbe dovuto essere i Gazebo Penguins, ma invece ero a Londra. Ma me l’hanno raccontato talmente tanto che è come se l’avessi vissuto. Ah, ed è uscito il nuovo album dei FBYC che potete ascoltare o comprare a 5€.
Il 22 febbraio abbiamo anche perso Lawrence Ferlinghetti, poeta beat, a quasi 102 anni.
Il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se non vi dà fastidio che la felicità
non sia sempre
poi tutto ’sto spasso
se non vi dà fastidio un pizzico di inferno
di tanto in tanto
proprio quando tutto fila liscio
perché perfino in paradiso
non stanno sempre lì
a cantare
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Alla prossima settimana!